venerdì 13 novembre 2009

Chi da bambino non si è divertito giocando in compagnia di altri bimbi o in compagnia di se stessi?

Il gioco è un aspetto molto importante per la crescita dei bambini, ne fanno la loro occupazione principale. Per i bambini che giocano solo per divertimento non c'è nessuna differenza tra il gioco e ciò che l'adulto considera come lavoro.
Nei bambini maturano in modo spontaneo le attività ludiche, si evolvono con lo sviluppo intellettivo e psicologico del bambino. Il bambino tramite il gioco prova una sensazione di benessere; è proprio questo piacere intrinseco che comporta e favorisce nuovi sviluppi per la crescita.
Attraverso il gioco il bambino comincia a comprendere la funzionalità delle cose: è il gioco funzionale, precursore del gioco simbolico.
Nel gioco simbolico il bambino conosce l'oggetto e la sua funzione, ma ne fa un uso simbolico; ciò significa che il bambino è in grado di utilizzare i simboli e che è già attivo un processo cognitivo complesso. Esistono vari tipi di giochi:
  1. Gioco libero: si presenta nei primi due anni di vita. Gioca scoprendo il suo corpo (con le manine, con i piedini, con la voce), esplorando attraverso i cinque sensi e facendo così esperienza di sè e del suo ambiente. Questo è un genere di gioco tramite il quale si può osservare il bambino che non deve essere disturbato.
  2. Gioco dell'imitazione: si presenta al terzo anno di vita. Il bambino imita diverse attività degli adulti; attiva la sua fantasia e la proietta negli oggetti attorno a lui. Le cose immobili diventano mobili, le cose inanimate diventano animate. La bambola diventa il proprio bambino capace di mangiare, parlare e dormire: questo è chiamato il gioco della personificazione.
  3. Gioco costruttivo: si presenta attorno ai 5-6 anni di vita, cioè nel periodo prescolastico. Il bambino gioca in modo sempre più creativo, gli piace pianificare azioni e regole e rispettare le suddette regole. Diventa sempre più importante l'aspetto esteriore di quello che ha fatto, mostrando così il senso del bello e diventa sempre più critico dei suoi prodotti. In questo periodo ai bambini piace giocare ai giochi di società, nascondino, un due tre stella, si rincorrono, giocare con la palla.
  4. Gioco didattico: sono giochi con dei compiti che richiedono e sviluppano le capacità mentali, le abilità, le attività necessarie per l'esperienza, la comprensione, la creatività e le regole. Lo scopo del gioco didattico è quella di offrire al bambino la possibilità di conquistare nuove abilità attraverso il gioco stesso.

E' interessante riportare le varie opinioni dei diversi studiosi:

  • Secondo PIAGET il gioco aiuta a esercitare la capacità simbolica e in esso prende l'assimilazione della realtà il proprio mondo interno, mentre nell'imitazione prevale l'accomodamento.
  • Secondo VYGOTSKIJ il gioco costituisce una zona di sviluppo prossimale dove il bambino esplora capacità che in altre zone non esplorerebbe. Il significato attribuito agli oggetti prevale sulle loro caratteristiche; i giochi a disposizione dei bambini sono un prodotto della propria cultura.
  • Secondo BRUNER nel gioco si sviluppa la competenza sociale.